In un incontro la ricostruzione di due episodi quasi dimenticati che coinvolsero tutta la città e che cambiarono il destino del Santuario di San Michele, oggi patrimonio Unesco. >>> SCARICA LA LOCANDINA
“Monaci, monaci…! Le rivolte popolari del 1964 e del 1969 a Monte Sant’Angelo” è il titolo del seminario storico che si terrà nella Green Cave di FestambienteSud per ricostruire le vicende che negli anni sessanta per due volte videro la città dell’Arcangelo in rivolta per il Santuario di San Michele, oggi patrimonio UNESCO. La prima nel 1964, per la porta di bronzo, e la seconda del 1969, per le campane del Santuario, portarono in piazza migliaia di cittadini, generando disordini e preoccupando non poco le autorità. Obiettivo delle rivolte il Collegio dei Canonici che custodiva il sito micaelico, colpevole, per i cittadini, di anni di chiusura del Santuario e accusato di gestione privatistica del culto. Il grido “Monaci, monaci…!” fu ascoltato dalle autorità religiose e portò all’avvento dei Padri dell’Ordine Benedettino al Rettorato del Santuario.
L’incontro, in programma il 28 febbraio 2020 alle ore 19 nella Green Cave, è promosso da Legambiente e dall’associazione culturale “Insieme Per…”. Dopo una relazione introduttiva di Donato Troiano, interverranno lo storico Marco Trotta e Giuseppe Aulisa del direttivo di Legambiente FestambienteSud. In conclusione anche la presentazione, a cura di Ercole Guerra, dell’associazione “Insieme Per…”, de “La sommossa per la porta di bronzo, 2 marzo 1964”, una mostra di documentazione fotografica e storica curata qualche anno fa dagli studenti del liceo scientifico di Monte Sant’Angelo. La mostra, su gentile concessione dell’IIS Gian Tommaso Giordani, sarà visitabile nella Green Cave dal 28 febbraio fino a tutto il mese di marzo 2020.
L’incontro è aperto alla partecipazione di tutti.
[nella foto: l’arcivescovo di Manfredonia dell’epoca, mons. Cesarano, predica da un balcone di piazza Mario di Leo alla folla in agitazione]